PROGETTO DI MISURAZIONE DEI TEMPI DI LAVORO MEDICO e INFERMIERISTICO in PRONTO SOCCORSO


OBIETTIVO
Quantificare (in termini di tempo) le singole attività svolte svolte dai Professionisti nell’ambito dei percorsi diagnosticoterapeutici ed assistenziali all’interno del Pronto Soccorso.


RAZIONALE
Il percorso del paziente all’interno del Pronto Soccorso consta di un numero limitato di attività che vengono svolte ripetutamente (una o più volte per ciascun paziente) dagli operatori al fine di assicurare tempestivamente la valutazione e il trattamento più appropriato del paziente stesso. Le attese che il paziente effettua tra una attività e quella successiva sono sostanzialmente condizionate dalla frequenza con cui tale attività viene richiesta (il che dipende dalla casistica) e dalla disponibilità dell’operatore (medico o infermiere) preposto alla stessa. Se è possibile misurare e anche in qualche modo prevedere i flussi dei pazienti, ad oggi non abbiamo una misurazione esatta dei tempi assorbiti dalle singole attività (mediche
e infermieristiche) svolte dai Professionisti di Pronto Soccorso. La conoscenza di questi tempi abbinata alla valutazione delle varie tipologie di pazienti (e di percorsi) che afferiscono al Pronto Soccorso, potrebbe consentire una stima del massimo carico di lavoro (in termini di tempo) che ciascun professionista è in grado di svolgere e quindi delle risorse (umane)
necessarie ad soddisfare i suddetti bisogni e, in ultima analisi, una migliore definizione della appropriatezza degli organici.


RACCOLTA DATI
La scheda paziente prevede la registrazione di informazioni relative al paziente (Fascia di età, codice colore, turno di lavoro, etc) e la registrazione della durata delle varie attività (tempo di lavoro del professionista durante il quale lo stesso non sarà “disponibile” per svolgere altre attività) 


SCHEDA MEDICO: 1 SCHEDA X CIASCUN PAZIENTE. 
Nella parte alta della scheda bisogna barrare il campo interessato (Turno, codice colore, fascia di età e patologia prevalente) poi bisogna annotare il tempo (in minuti) di esecuzione di ciascuna attività misurato (se possibile) da un operatore indipendente (studente, infermiere, etc.). E’ ammessa l’automisurazione (da segnalare su ciascuna scheda) e verrà valutata in un secondo momento la congruenza con i dati ottenuti con le misurazioni effettuate con rilevatore esterno. E’ possibile anche annotare quante volte il medico viene interrotto durante la gestione di quel paziente (porzione destra della scheda) 


SCHEDA INFERMIERE: 1 SCHEDA X CIASCUN PAZIENTE
Nella parte alta della scheda bisogna barrare il campo interessato (Turno, codice colore, fascia di età) poi bisogna annotare il tempo (in minuti) di esecuzione di ciascuna attività misurato (se possibile) da un operatore indipendente (studente, infermiere, etc.). E’ ammessa l’automisurazione (da segnalare su ciascuna scheda) e verrà valutata in un secondo momento la congruenza con i dati ottenuti con le misurazioni effettuate da un rilevatore esterno. E’ possibile anche annotare quante volte l’infermiere viene interrotto durante la gestione di quel paziente (porzione destra della scheda).

1 commento:

Editor MedEmIt ha detto...

Sono molto contenta che si faccia uno studio del genere. Credo che possa insegnare molto, sia a noi che in Medicina d'Urgenza ci lavoriamo, sia a chi fosse non conosce bene cosa vuol dire lavorare in questo setting. Penso che anche in Italia dobbiamo cominciare a parlare con i numeri e l'epidemiologia per far comprendere e conoscere il nostro lavoro. Bravi!