giovedì 1 novembre 2012

FOCUS ON: Congresso Nazionale SIMEU 2012


Un cordiale saluto a tutti i soci toscani SIMEU,
da poco più di una settimana si è concluso l' VIII Congresso Nazionale SIMEU a Rimini(18-21 OTTOBRE 2012).
Sono stati tre giorni molto intensi (a cui va aggiunto un giorno di corsi pre-congressuali) caratterizzati dal susseguirsi di relazioni che affrontavano tutte le tematiche della Medicina d'Emergenza-Urgenza.
Per coloro che hanno potuto parteciparvi, si è trattato di un congresso animato, con ben 10 sessioni contemporanee ricche di contenuti che riguardavano tutte le professionalità che ruotano attorno al mondo dell'Emergenza.
Preospedaliro, ospedaliero, nursing, under 35 e specializzandi in medicina d'Emergenza-Urgenza: ognuno ha trovato il proprio spazio.
Non sono mancati inoltre ospiti internazionali come il prof. Jan Bakker dall'Olanda, la dott.ssa Haag Jo (responsabile italiana per i corsi dell’AHA ), il dott. Jei Wei dalla Cina che hanno approfondito i temi dell'arresto- periarresto e shock.
La partecipazione della SIMEU Toscana è stata significativa, sia nella presentazione di relazioni nelle main sessions (con circa 30 relatori) che nella sezione delle “comunicazioni orali” e poster con oltre 35 lavori accettati.
La provenienza dei relatori è stata rappresentativa di molte realtà toscane: non solo delle 3 Aziende Ospedaliere Universitarie ma anche presidi ospedalieri spoke come quelli di Castelnuovo Garfagnana, Val di Cecina, Pistoia, Prato. Sono stati proposti argomenti riguardanti la gestione dell'embolia polmonare, il monitoraggio ecografico del paziente critico, la sedoanalgesia, il management organizzativo delle strutture d'emergenza, la NIMV, la didattica attraverso la simulazione e tanto altro.
Inoltre ben due comunicazioni orali del gruppo della U.O.C di Careggi sono state premiate come migliori lavori con il 1°(DIAGNOSIS OF STROKE IN THE ACUTE VERTIGINOUS PATIENT: A BEDSIDE THREE STEPS TOOL IN THE EMERGENCY DEPARTMENT Vanni S. e coll.) e 3° posto(ACCURACY OF MULTI-ORGAN ULTRASOUND (VENOUS, CARDIAC AND THORACIC) FOR THE DIAGNOSIS OF PULMONARY EMBOLISM: SUSPECTED PULMONARY EMBOLISM SONOGRAPHIC ASSESSMENT (SPES) MULTICENTER PROSPECTIVE STUDY, Nazerian P. e coll.).
A breve saranno disponibili online gli “atti congressuali”(accesso tramite il sito nazionale www.simeu.it).
Auspichiamo che sempre più quest'associazione possa crescere non solo nella partecipazione alle attività formative e congressuali, ma anche nella quantità e qualità della produzione scientifica promossa dai singoli centri.
Avrete presto notizie del calendario di attività proposto dal Direttivo SIMEU Toscana per l'anno 2013.
Buona serata a tutti,
Dott. Stefano Sartini
Direttivo Regionale SIMEU

giovedì 12 luglio 2012




CONGRESSO NAZIONALE SIMEU 
18-22 OTTOBRE 2012
Palacongressi, RIMINI









Per INFO e iscrizioni www.simeu.it (nella colonna laterale a destra trovate il link al congresso)

NB: 
  • per i soci che si iscrivono al Congresso sarà possibile partecipare gratuitamente o a prezzi bassissimi a uno dei corsi precongressuali (ovviamente fino ad esaurimento dei posti). 
  • saranno disponibili delle iscrizioni riservate per gli under 35, per cui se siete interessati a partecipare al Congresso datecene comunicazione al nostro indirizzo di posta (simeu.toscana@gmail.com)così che cercheremo di distribuire le risorse nel modo più equo e meritorio possibile...

mercoledì 30 maggio 2012

24H DI MISURAZIONE DEI TEMPI MEDICO-PAZIENTE e INFERMIERE-PAZIENTE NEI PS TOSCANI

Dalle ore 8 di LUNEDI' 4 GIUGNO alle ore 8 di MARTEDI' 5 GIUGNO 2012

la SIMEU TOSCANA 
propone...

la MISURAZIONE DEI TEMPI MEDICO-PAZIENTE e INFERMIERE-PAZIENTE

in tutti i PRONTO SOCCORSO della TOSCANA!

L'obiettivo è quello di quantificare (in termini di tempo) le singole attività svolte dai Professionisti nell’ambito dei percorsi diagnosticoterapeuticied assistenziali all’interno del Pronto Soccorso 

Per ulteriori informazioni visita la pagina del blog dedicata
Per partecipare scrivi a simeu.toscana@gmail.com 

mercoledì 21 marzo 2012


Si segnalano i seguenti eventi formativi:

  • SISTEMA DELL'EMERGENZA-URGENZA e ELISOCCORSO23 MARZO 2012, Ospedale San Donato, Arezzo, Sala Pieraccini                                                
    • http://comes.myblog.it/media/00/02/1895682591.pdf
  • FIBRILLAZIONE ATRIALE E ICTUS31 MARZO 2012, Villa Medicea "La Fernanda",Artimino Carmignano (PO)

lunedì 12 marzo 2012

La riduzione dei posti letto: opinioni a confronto....



"LETTI SOTTRATTI"
Da TOSCANA MEDICA n° 10 Novembre/Dicembre 2011 (p.42)

Sono un medico di 66 anni, direttore di una U.O. di Medicina di Cisanello a Pisa. Da 40 anni lavoro in ospedale ed è in virtù di questa esperienza che mi permetto alcune osservazioni da convinto internista.L’idea che sto maturando è che si voglia ulteriormente ridimensionare la Medicina Interna a vantaggio di altre specialistiche e della Medicina d’Urgenza. Credo sia un errore sottrarre letti alla Medicina Interna per incrementare quelli della Medicina d’Urgenza in quanto sono 2 ambiti diversi di intervento ma considerando la maggioranza delle persone che afferiscono all’ospedale, più spesso soggetti anziani, (l’età media è destinata ad aumentare) e quindi affetti da polipatologie è illusorio poter risolvere in urgenza le necessità di queste persone. Il paziente specie se con polipatologie, dimesso rapidamente dalla porta (Medicina
d’Urgenza) rientra a breve dalla fi nestra (Pronto Soccorso) perché non ha risolto i suoi problemi (veri o falsi che siano).
Il problema quindi non è chiamarsi Medicina Generale (Interna) o Medicina d’Urgenza, ma fare bene la medicina.
Per risolvere i problemi di un malato bisogna conoscere bene la medicina per poter rapidamente arrivare alla soluzione. Considerando la tipologia dei pazienti che più frequentemente afferiscono in ospedale è proprio il medico internista lo specialista più idoneo purchè:
sia ben preparato;
sia ben motivato;
stia in corsia la maggior parte del suo tempo ed il resto lo passi a studiare;
disponga di Servizi (diagnostica strumentale, radiologica, istologica ecc.) che in tempi brevissimi pratichino gli esami e diano una risposta (occorre incrementare le ore lavorative dei Servizi che rappresentano il vero collo di bottiglia della
tempistica);
venga fatta a monte una selezione dei ricoveri (salvo le vere urgenze i pazienti obbligatoriamente debbano passare attraverso i medici del territorio prima di arrivare in ospedale, in questa maniera si può ridurre di un terzo il numero dei
ricoveri);
venga consentito al medico di dimettere il paziente quando lo ritiene pronto e non quando decidono i familiari o altri per mancanza di sedi atte ad accoglierlo.
In questo contesto un internista valido risolve rapidamente e compiutamente i problemi nella maggioranza dei casi ad un costo inferiore in termini di danni per il paziente e di euro per la sanità; alle altre specialistiche si riserveranno quindi
casi ben selezionati.
Gli internisti validi sono purtroppo una specie in estinzione. Forse le cose che ho detto sono banalità ma che, se veramente messe in atto, possono ottenere dei buoni risultati perché la Medicina Interna, la madre di tutte le medicine, conserva ancora intatto il suo valore solo che forse nessuno la conosce più o ha interesse a conoscerla.
Maido Giovacchino Castiglioni
Direttore Medicina Generale IV AOUP
Cisanello-Pisa

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"LETTI SOTTRATTI…" 
Da TOSCANA MEDICA n°2 Febbraio 2012

Ho letto con qualche settimana di ritardo (lo ammetto) la lettera pubblicata su Toscana Medica 10/11 a pag 42 del Dott. Maido Giovacchino Castiglioni e in virtù del ruolo che rivesto mi sento in dovere di rispondere alle sue considerazioni, anche perchè questo mi dà l’opportunità di puntualizzare alcune cose su cui temo si stia facendo confusione…
Scorrendo le righe della lettera sopracitata è insorto dentro di me un profondo senso di rammarico e di amarezza. Rammarico perchè non condivido affatto la chiave di lettura che lo stimato collega esprime riguardo al ruolo (nella organizzazione Ospedaliera) dei reparti di Medicina Interna e Medicina d’Urgenza e amarezza perchè sembra che il collega
individui nella presenza della Medicina d’Urgenza l’origine di tutti i mali della Medicina Interna.
Con la premessa che la Medicina Interna e la Medicina d’Urgenza sono 2 Specialità distinte e che anche l’assetto normativo italiano le riconosce come due Discipline distinte (Medicina Interna da un lato e Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza dall’altro), vorrei puntualizzare che all’interno delle organizzazioni ospedaliere le UU.OO. che le rappresentano dovrebbero avere ruoli e fi nalità diverse. La Medicina d’Urgenza ha numerose “mission” (- Primo e rapido inquadramento diagnostico orientato alla identifi cazione delle condizioni cliniche che comportano rischio per la vita o
per la funzione di un organo; - Adozione dei primi interventi terapeutici mirati in particolare alla stabilizzazione
dei pazienti a rischio; - Attivazione dei percorsi assistenziali intraospedalieri o di rete per le situazioni di emergenza; - Selezione dei pazienti che necessitano ricovero con scelta del livello di intensità assistenziale; - Rinvio a domicilio con le indicazioni per le eventuali successive fasi assistenziali) nessuna delle quali è in contrasto con quelle che sono le
funzioni e le attività della Medicina Interna.
La verità è che i tempi cambiano e gli Ospedali cambiano e cambiano anche gli obiettivi delle cure ospedaliere perchè cambiano (e lo stanno facendo tuttora) anche i Piani Sanitari e gli obiettivi (sanitari) della nostra Regione con il potenziamento del territorio (Chronic Care Model) e dei percorsi di deospedalizzazione. In qualità di Professionisti
(di qualsiasi disciplina) abbiamo il dovere di tener conto di questi cambiamenti e il diritto di dare il nostro contributo alla pianifi cazione del cambiamento. I cambiamenti sono come sappiamo momenti di grande “stress”, ma sono anche i momenti
in cui si presentano le migliori opportunità di innovazione. Ecco, io credo fermamente, anche da “ex” internista, che la Medicina Interna non debba lasciarsi sfuggire questa grande opportunità di “rivedere” e “riorganizzare” i propri percorsi e i propri servizi, perchè questo consentirà alla Madre di tutte le discipline (come giustamente è stata defi nita)
di riappropriarsi del proprio ruolo e di mantenersi al passo coi tempi e con le “esigenze” dei tempi.
La Medicina d’Urgenza è giovane, è nata in questo contesto, ed ha nel proprio DNA il rapporto con il tempo (trova i suoi capisaldi nelle patologie tempo-dipendenti). Inoltre, spinta dal crowding di cui soffrono regolarmente i Pronto Soccorso, ha
sviluppato (più o meno ubiquitariamente sul territorio regionale e nazionale) dei meccanismi che potremmo
defi nire di “sopravvivenza” secondo i quali sviluppando al massimo i percorsi ambulatoriali (in collaborazione con i vari specialisti) e ottimizzando le attività nell’arco delle 24 ore (Osservazione Breve Intensiva) riesce in una buona percentuale
dei casi ad effettuare una tempestiva dimissione con successivo follow-up ambulatoriale pur nel rispetto della good clinical practice (non è certo un caso che molte aziende, tra cui la A.O.U.P., si stiano muovendo verso percorsi di  “deospedalizzazione”). A riprova di quanto detto, gli indici di riammissione dei pazienti dimessi dalla Medicina d’Urgenza (Parametri costantemente monitorati dalla nostra Regione) si sono mantenuti e si mantengono nei limiti “fi siologicamente” previsti per le nostre attività e la presunta facilità con cui i pazienti dimessi dalla Medicina d’Urgenza rientrano in ospedale non emerge in alcun dato scientifi co, al di là dei luoghi comuni di cui sono straordinariamente colmi i nostri Ospedali.
Non posso escludere che in qualche ambiente “poco illuminato” si sia pensato di risolvere i problemi della Medicina Interna con l’implementazione della Medicina d’Urgenza, ma da professionista che opera nel settore in maniera estremamente attiva mi sento di rassicurare tutti gli amici e colleghi internisti: la Medicina d’Urgenza non è e non sarà mai
in competizione con la Medicina Interna. I ruoli e gli obiettivi sono profondamente diversi e se in questo
momento la Medicina Interna sta soffrendo per la riduzione dei posti letto (per motivi che sappiamo tutti quanti essere di natura “economico/congiunturale”), ne soffre in egual misura la Medicina d’Urgenza e il Pronto Soccorso laddove tale riduzione non avvenga sulla base di una attenta analisi della casistica e della possibilità/programmazione di riduzione
dei tempi medi di degenza. È forse su questo che la Medicina Interna deve rivolgere il proprio sforzo innovativo e riorganizzativo. Ci sono esperienze e metodologie promettenti in tal senso… ma questa è un’altra storia.
Alessio Bertini
Presidente SIMEU Toscana - Dirigente Medico U.O.
Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso, AOU Pisana - Email:
alessio.bertini@yahoo.it

giovedì 23 febbraio 2012

Dichiarazione del presidente SIMEU, Società Italiana di Medicina di Emergenza-Urgenza, sui fatti di cronaca di questi giorni nei pronto soccorso italiani


Torino, 22 febbraio 2012

La dolorosa vicenda di cui è stata protagonista la paziente del Pronto soccorso del Policlinico di Roma, come altre divenute oggetto di cronaca in questi giorni in diverse strutture sanitarie italiane, non può che provocare costernazione e rabbia soprattutto fra noi operatori dell'emergenza, costretti a svolgere il nostro lavoro in condizioni che mettono quotidianamente così a rischio la salute dei pazienti.
Questi casi, per la loro gravità, impongono una riflessione seria sull'organizzazione dei percorsi terapeutici, per fare in modo che episodi del genere non si ripetano più.
Non si tratta di una situazione nuova: nel 2008 i colleghi di Roma misero in atto una protesta per le strade della città (Barella day) per porre all’attenzione dell’opinione pubblica, e degli amministratori, la gravissima e pericolosa situazione del settore dell’emergenza a Roma. Da allora nulla è stato fatto se si esclude la definizione di piani di rientro regionali che inaspriscono anziché risolvere i problemi esistenti.

L’insufficiente presidio del territorio e l'impossibilità di ricoverare nei reparti i pazienti che giungono in urgenza ai Pronto Soccorso sono le vere cause della situazione creatasi. Per la soluzione della prima sono necessari tempi lunghi al fine di modificare i comportamenti dei cittadini, che vedono ora nelle strutture di Pronto Soccorso la soluzione di tutti i loro problemi, anche non urgenti; mentre per la seconda è sufficiente che i Direttori Generali garantiscano la possibilità di ricovero urgente nei reparti.

È altrettanto doloroso, infatti, constatare che la prima e spesso unica risposta a questi gravi problemi organizzativi sanitari sia l'individuazione di uno o più capri espiatori tra i professionisti, e così va interpretata, in questo caso, la sospensione del Direttore di Pronto Soccorso dell’Umberto I, Prof. Bertazzoni, e del Direttore del Dipartimento del DEA, Prof. Mondini a cui la Simeu esprime unanime solidarietà.

La SIMEU, che raccoglie 3.000 iscritti fra i medici e gli infermieri di pronto soccorso sul territorio nazionale, esprime solidarietà a tutti i cittadini che patiscono per le gravi situazioni che si trovano a vivere nelle strutture di emergenza, a causa di inefficienze e attese prolungate oltre il lecito; inoltre esprime solidarietà a tutti gli operatori che si ritrovano spesso a lavorare in condizioni disumane a causa di un iperafflusso di utenti, in strutture sottodimensionate, se non fatiscenti, in cronica carenza d’organico. Tutto ciò si traduce in un grave rischio per la salute pubblica.
La SIMEU, è disponibile, inoltre, come Società Scientifica del settore, a ricercare le cause e le soluzioni insieme agli interlocutori pubblici.

Giorgio Carbone
Presidente nazionale SIMEU – Società Italiana Medicina di Emergenza-Urgenza

sabato 4 febbraio 2012

Questionario SIMEU sulle ESIGENZE FORMATIVE per i MEDICI del SISTEMA TOSCANO dell'EMERGENZA

E' iniziata l'indagine conoscitiva della SIMEU TOSCANA sulle esigenze formative dei medici che lavorano nel sistema dell'emergenza-urgenza pre-ospedaliera e ospedaliera.

Sulla base delle risposte al questionario compilato dai medici interessati, il Direttivo Regionale SIMEU TOSCANA provvederà ad adeguare la sua proposta formativa regionale alle esigenze emerse.

Se anche tu vuoi ricevere il questionario da compilare online, manda una mail a:

simeu.toscana@gmail.com

Potrai riceverlo e compilarlo direttamente sulla tua casella e-mail.

Grazie per la collaborazione!

venerdì 6 gennaio 2012

Saluto del nuovo presidente SIMEU REGIONE TOSCANA, dott.Alessio Bertini


Cari Soci,
come forse saprete, il nuovo Direttivo si è insediato il 19 Dicembre 2011 e questi giorni sono stati necessari
per la formalizzazione delle cariche alla Segreteria Nazionale.
Vi scrivo.... in qualità di neopresidente eletto nella riunione del 19 Dicembre in cui abbiamo assegnato le
cariche all’interno del Direttivo. Oltre al sottoscritto, sono stati eletti Andrea CAI (Pistoia) in qualità di Segretario/Tesoriere, Valeria DONATI (Siena) come rappresentante della Sezione Giovani SIMEU e Tiziana BENEDETTI (Firenze) come rappresentante dell’Area Nursing. A Stefano SARTINI (Siena) è stato chiesto di supportare Giuseppe PEPE nell’aggiornamento e nell’implementazione del nostro sito Regionale. Gli altri Consiglieri eletti sono, come molti di voi sapranno, Mauro BREGGIA (Grosseto), Renzo CAMAJORI TEDESCHINI (Firenze), Alberto CUCCUINI (Arezzo), Giuseppe GIANNAZZO (Firenze), Michele LANIGRA (Prato), Marcello MONTOMOLI (Siena), Paolo PENNATI (Cecina), Mauro PRATESI (Livorno), Laura SPISNI (Pontedera).
Non è mai stata la mia caratteristica quella di fare proclami, ma mi sento in dovere di inviare un messaggio
(a chi lo vorrà accogliere).....Dopo il nostro Congresso Regionale tenutosi a Pisa, si sono tenute le elezioni
che come sempre accade, avranno soddisfatto alcune parti e deluso altre; alcuni hanno partecipato e sono
stati premiati, altri hanno partecipato e sono stati delusi dal risultato, altri non hanno neppure partecipato....
Io sento di poter dire che il gruppo di persone elette a costituire il nuovo Direttivo Regionale ha un grande
bagaglio di entusiasmo e di buona volontà ed è costituito da figure autorevoli nel panorama della Medicina
d’Urgenza Toscana e sono sicuro che metterà in campo tutte queste capacità per raggiungere gli obiettivi
che verranno delineati sin dalla prossima riunione che si terrà il 13 Gennaio 2012.
La nostra intenzione è di promuovere tutte le iniziative culturali e scientifiche che saranno ritenute d’interesse
e d’aiuto per il nostro settore, sviluppando e valorizzando la figura dell’infermiere, di cui auspichiamo una
sempre più attiva partecipazione alla vita societaria e scientifica, e dei giovani medici, che rappresentano il
nostro futuro e il cui entusiasmo sarà indispensabile per i nostri risultati.
Quello che mi auguro e che auguro a tutto il settore della Medicina d’Urgenza (Preospedaliero e Ospedaliero) è che in questi obiettivi si possano riconoscere in molti e che nei Gruppi di Lavoro che dal Direttivo nasceranno possano trovare spazio, motivazioni e soddisfazioni anche coloro che non hanno trovato riscontri nei risultati delle elezioni e, perchè no, anche coloro che talvolta con troppa fretta esprimono critiche ingiustificate e magari coloro che non si sono mai avvicinati alla Società per pigrizia o per diffidenza.
Il settore dell’Emergenza-Urgenza ha ancora (dopo il riconoscimento della Disciplina e della Specialità) molti
obiettivi da raggiungere.....con l’aiuto e la partecipazione di tutti la nostra Società Scientifica può e deve diventare la casa comune, assieme alla Scuola di Specializzazione, in cui promuovere la crescita culturale e
professionale del Medico d’Urgenza.

Buon Anno e buon lavoro a tutti,
Pisa, 06 gennaio 2012

Il Presidente SIMEU Toscana
Alessio Bertini